I motivi per i quali si decide di cambiare il dominio associato al proprio sito web sono molteplici. Fra le ragioni troviamo:
- Motivi di ordine legale: per una serie di ragioni siamo obbligati a cessare dall’uso del dominio fino a questo momento utilizzato. Ad esempio per cessione di azienda, o perché fino a quel momento abbiamo usato il dominio senza averne il diritto.
- Il cambio di dominio può essere dovuto ad un cambio nel core business che richiede una diversa strategia comunicativa.
- Ragioni di tipo SEO: utilizzare una parola chiave nel dominio dà certamente, a parità di altre condizioni, un vantaggio in termini di posizionamento.
- Qualsiasi altra ragione per cui oggettivamente non vi sia altra scelta.
Ecco una guida per effettuare questa transizione in modo sicuro.
1. Pianificazione preliminare
La pianificazione è fondamentale. Prima di procedere con il cambio di dominio:
- Effettua un backup completo del sito web, inclusi file e database.
- Verifica che il nuovo dominio sia correttamente registrato e configurato.
- Assicurati che il nuovo dominio abbia un hosting stabile e performante.
2. Comunicare a Google il cambio di dominio
Google offre uno strumento dedicato al cambio di dominio nella Google Search Console. Ecco come procedere:
- Aggiungi e verifica il nuovo dominio nella Search Console.
- Utilizza la funzione “Cambio di indirizzo” per notificare a Google il passaggio dal vecchio al nuovo dominio.
3. Implementare i reindirizzamenti 301
I reindirizzamenti 301 sono essenziali per comunicare ai motori di ricerca che le pagine del vecchio dominio sono state trasferite al nuovo. Segui questi passi:
- Configura i reindirizzamenti nel file
.htaccess
(per server Apache) o nei file di configurazione del server (per server Nginx o altri). - Ogni URL del vecchio dominio deve puntare alla corrispondente URL del nuovo dominio, mantenendo intatta la struttura.
Esempio di reindirizzamento nel file .htaccess
:
Redirect 301 /pagina-vecchia https://nuovodominio.com/pagina-nuova
4. Aggiornare i link interni
Dopo aver configurato i reindirizzamenti, aggiorna tutti i link interni del sito:
- Modifica i link relativi e assoluti per puntare al nuovo dominio.
- Aggiorna eventuali mappe del sito XML e inviale nuovamente a Google tramite la Search Console.
5. Verifica i backlink
I backlink sono fondamentali per il SEO. Contatta i proprietari dei siti che linkano al tuo dominio e chiedi di aggiornare i link al nuovo indirizzo. Anche se i reindirizzamenti 301 trasferiscono buona parte del valore SEO, avere link diretti al nuovo dominio è preferibile.
6. Monitorare il traffico e l’indicizzazione
Utilizza strumenti come Google Analytics e Google Search Console per monitorare:
- Il traffico sul nuovo dominio.
- La corretta indicizzazione delle pagine nel nuovo dominio.
- Gli errori 404 o altre anomalie.
7. Comunicare il cambio agli utenti
Informa gli utenti del cambiamento per evitare confusione:
- Pubblica un annuncio sul sito.
- Invia una newsletter, se disponi di una lista di contatti.
- Aggiorna i profili social e altre piattaforme con il nuovo dominio.
8. Verifica i Certificati SSL
Assicurati che il nuovo dominio abbia un certificato SSL valido per garantire una connessione sicura (https). Un certificato scaduto o non configurato correttamente può penalizzare l’esperienza utente e il posizionamento su Google.
9. Tempi di transizione
Il processo di transizione può richiedere alcune settimane o mesi prima che Google trasferisca completamente il valore SEO dal vecchio al nuovo dominio. Durante questo periodo, continua a monitorare le metriche e ad apportare eventuali correzioni.
Che danni può avere l’indicizzazione del sito web cambiando il dominio?
Il cambio di dominio è uno degli eventi più drastici che possono coinvolgere il nostro sito web. E’ bene però sapere che Google mette a disposizione dei webmaster vari strumenti che consentono di conservare intatta l’indicizzazione fino a quel momento raggiunta. In poche parole: non si riparte da zero.